Volevi emozioni e non futili paesaggi.
Amavi l'odore del mare e le sue onde spumose
come a saziare il tuo cuore...
l'amavi quando era in tempesta
e non riusciva a coprire la tua anima rovente
di un male interiore.
Amavi il tramonto e le sue strani luci
su quel mare che t'aspettava
come una stella cadente.
Sicura che ce l'avresti fatta
a non ascoltare la sua rabbia
che si stagliava sulla costa,
ti sei fatta cogliere impreparata dalla sua astuzia.
Invidioso di co-tanta bellezza
e affascinata a quell'inchiostro
del Divino Maestro
ti ha attirata a se,
in un temperamento artistico
più che sentimentale.
Il mare a volte rende,
ma la tua assenza no, e questo fa male...
ti ricordo muta e triste,
difficile da penetrarti
dentro la tua anima fuggente.
Ma se devo trovare un bagliore...
non è vero quello che hai scritto:
per me eri migliore,
e scusami per non avertelo mai detto.
Amavi il sole, pur non cogliendo il suo colore...
amavi la cocente passione
di sacrificarti per gli altri.
Andrea Iaia
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.