Questa parte di mondo
dietro ai vetri rigati di pioggia
sa di acerbo sogno dove le anime viaggiano
su pieghe di seta
a cercare la parte più linda
dei loro confini.
E' come l'aroma del caffè che bevo,
che sale nell'aria a bucare il cielo
per confondere gli odori del profondo mistero
e farli cadere sotto forma d'acqua
nel ventre di madre terra
a rigenerare la vita.
E c'è l'odore d'asfalto in contrasto con quello dei seni,
quasi a confondere la parte cieca
che misura il rumore
dentro il desiderio mai vinto
di essere sempre alla ricerca
di qualcosa che mi emoziona.
Queste righe sui vetri
sono dita che assaggiano il corpo
e scendono nella parte più bassa
a catturare la voglia
nella parte in cui mi vedo sotto la pioggia
bagnata e inzuppata come pane nel latte
a gonfiare il petto e trattenere il respiro
mentre ti abbraccio ed assaggio
le tue labbra che sanno di miele
ed accolgo il tuo fresco sapore
come conchiglia che accoglie
l'odore del mare.
Andrea Iaia
È come si fa a non amare le tue poesie, Andrea!!!
RispondiEliminaQuesta in particolare mi fa sognare e ricordare, quanto sia meravigliosa la pioggia che scivola fresca, e fresche sono le dita che accarezzano un corpo inzuppato e pieno di desiderio...
Sei fantastico ❤️
Sotto la pioggia, mi ricorda qualcosa negli anni 80 a Cinisello Balsamo. Ehhhh,,, mistero della vita (sospiro).
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