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venerdì 2 maggio 2014

Prima di andartene...



Prima di andartene...
abbracciami ancora.
Siamo in viaggio dentro e verso l'ignoto
dove ognuno spezza il piacere e il dolore
per compiere quei piccoli passi
come scalini che portano l'anima
ad elevarsi verso la luce...
attraversando frontiere
dove s'impara che l'amore
è l'unico mezzo per salire più in alto
e che le ferite sono come piccoli colpi
di uno scultore che ci perfezionano dentro,
e che più sono profonde...
più siamo veri dentro la nostra coscienza
che si ribella alla violenza.
Come fiori sbocciati,
lasciamo che fresca rugiada
ci bagni al mattino
per svegliarci da quel dolce torpore
in cui ci fermiamo confusi...
e non sappiamo decidere
se restare dentro il mistero dell'infinito
o vivere nelle apparenze di un'altra vita.
Tienimi stretta ancora per poco
e portami dove i sogni muoiono all'alba
ed inizia la vera avventura.
Perché non so decidere da sola,
ed ho bisogno di avere qualcuno
che mi conduca per mano
a mettere fine a un qualcosa che muore.
Dentro ad ogni passo,
in quelle orme lasciate per terra
anche se per un attimo,
contempliamo i colori dell'universo,
perché è quello che infine ci resta
e sa se ci fermiamo davvero
dentro il riflesso dell'emozione
o nel suono di una canzone.
E prima di andartene, se resto muta, 
sciogli i miei lunghi capelli
e ascolta l'odore della mia pelle,
il battito delle ciglia e il fremito dell'ombra...
come foglie smussate appena dal vento
che fende l'aria...
è il modo per dirti... rimani un attimo ancora 
anche se dentro il riflesso
di averti assaggiato solo le labbra...
perché la vita a volte, non è come sembra
ma ci abita dentro.

Andrea Iaia

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