Viene la sera...
e la malinconia, puntuale come un ospite fisso
bussa alla porta del cuore.
E come se fosse un rappresentante
a propormi un compromesso
ti sfoglia i ricordi, i rimpianti...
ne addita le colpe, con i se... i ma... ed i forse...
per le istruzioni dell'uso,
quando in realtà per farmi a poco a poco morire
con quel veleno che non è un analgesico
da sciogliere in un bicchiere d'acqua,
che può cancellarti il ricordo e lenire il dolore,
come nemmeno un abbraccio
di chi ti ama in un modo profondo può far tanto.
Nelle case accanto, dalle luci accese sino a notte fonda
odi il rumore di suoni e di voci,
di sedie spostate da bambini irrequieti...
di una palla scagliata ad un muro...
festeggiare qualcuno
mentre l'anima grida in silenzio
guardando e toccando foto di chi s'è ne andata proprio in quel silenzio
che lacerano dentro, quel poco rimasto di sano,
così, come la sera cala il suo lento sipario
ad un giorno che muore,
ed avviene una fine o un inizio
di un qualcosa che non puoi mai capire.
Qualcuno prega e vorresti farlo anche tu
seppure per fede, ma il fiato ti manca
e sai che s'è rotto qualcosa che assieme al vagito di un bimbo
colleghi uno sfogo, un pianto
che non puoi fermare.
Viene la sera...
come un lupo che ulula dai monti
e cerca di capire qual'è la sua preda
per scagliarsi contro e farne un pasto...
come il vento che accarezza fronde d'alberi
e strappa le foglie migliori,
quelle colorate e sanguigne,
fischiando e prorompendo ne l'aria
per sentirsi potente...
e d'incanto, il pianto si ferma
e mi addormento, vinto da quella speranza di poterla sognare...
e viene la pace seppure per poco,
il tempo di risvegliarmi e sentire
che purtroppo son desto e mi manca,
e quel suo modo d'andarsene via
brucia ancora di un lento fuoco
che non colma la rabbia.
Andrea Iaia
e la malinconia, puntuale come un ospite fisso
bussa alla porta del cuore.
E come se fosse un rappresentante
a propormi un compromesso
ti sfoglia i ricordi, i rimpianti...
ne addita le colpe, con i se... i ma... ed i forse...
per le istruzioni dell'uso,
quando in realtà per farmi a poco a poco morire
con quel veleno che non è un analgesico
da sciogliere in un bicchiere d'acqua,
che può cancellarti il ricordo e lenire il dolore,
come nemmeno un abbraccio
di chi ti ama in un modo profondo può far tanto.
Nelle case accanto, dalle luci accese sino a notte fonda
odi il rumore di suoni e di voci,
di sedie spostate da bambini irrequieti...
di una palla scagliata ad un muro...
festeggiare qualcuno
mentre l'anima grida in silenzio
guardando e toccando foto di chi s'è ne andata proprio in quel silenzio
che lacerano dentro, quel poco rimasto di sano,
così, come la sera cala il suo lento sipario
ad un giorno che muore,
ed avviene una fine o un inizio
di un qualcosa che non puoi mai capire.
Qualcuno prega e vorresti farlo anche tu
seppure per fede, ma il fiato ti manca
e sai che s'è rotto qualcosa che assieme al vagito di un bimbo
colleghi uno sfogo, un pianto
che non puoi fermare.
Viene la sera...
come un lupo che ulula dai monti
e cerca di capire qual'è la sua preda
per scagliarsi contro e farne un pasto...
come il vento che accarezza fronde d'alberi
e strappa le foglie migliori,
quelle colorate e sanguigne,
fischiando e prorompendo ne l'aria
per sentirsi potente...
e d'incanto, il pianto si ferma
e mi addormento, vinto da quella speranza di poterla sognare...
e viene la pace seppure per poco,
il tempo di risvegliarmi e sentire
che purtroppo son desto e mi manca,
e quel suo modo d'andarsene via
brucia ancora di un lento fuoco
che non colma la rabbia.
Andrea Iaia
Strugge l'anima sino all'inverosimile questa tua bellissima, ma struggente poesia...
RispondiEliminaPurtroppo la malinconia, ti attanaglierà ogni sera, sinché non riuscirai ad essere in grado, almeno un po' a sopportare la sua perdita, con più distacco, che non vuol dimenticare perché è impossibile, ma per vivere più sereno.
In tutti i giorni e le notti, lei è con te, e tu con lei, e fatevi compagnia lassù tra le stelle, o nel sole, e quando pioggia verrà.
Voi due soli sino all'infinito...
Ciao Andreuccio, mio poeta e amico del cuore, che adoro ❤️��❤️
Grazie per l'incoraggiamento.
RispondiEliminaPurtroppo, quando viene la sera mi prende la malinconia, e quando dormono tutti, posso finalmente piangere. Perché noi uomini, o almeno io, non mi faccio vedere dagli altri componenti della famiglia che mi credono forte e duro come una roccia, quando in realtà sono fragile e cado ovunque.
L'importante è rialzarsi dice un detto, e io... mi rialzo sempre ma lei, Alessandra non c'è mai nemmeno in sogno.
Ciao Lilia, un abbraccio.