Non ti dedico niente
oltre i miei sentimenti,
perché a te donna non servono
gli auguri dell'otto marzo,
ma un semplice spazio
dentro un cuore che ama.
Un semplice gesto che sfiora il presente
e cancella il passato.
Quello che Dio ci ha dato,
fatto di tutto e di niente,
come il fascino della schiarita
dopo certa tempesta
in cui ricomincia a pulsare la vita...
perché dove rinasce l'amore
c'è sempre un cielo sopra le nuvole
che invita e chiama
ad essere nel mare degli occhi dell'altro
per guardarsi dentro.
I fiori durerebbero poco
e gli auguri sono solo un piccolo fuoco
e non sono poi comparabile
ad una carezza concreta
che lieve ti sfiora e ti apre al gusto
di vivere ancora quel sogno
che forse un giorno s'avvera
o non s'avvera per niente...
ma basta poco per gustare il sapore di un bacio,
quello speciale, anche se poi è virtuale,
insieme alle scuse per chi non ti apprezza
e ti rende la vita un inferno.
Sei libera e in volo verso la luce...
bellezza di chi ti ha creato
per essere giusto sostegno di uno sbandato,
ma sopratutto fiore di campo
per essere colto e trapiantato
in un vaso di nome “famiglia”.
Ti dedico questo,
tu che sai perdonare
anche colpe che non ci sono
e vanno a finire...
là, dove nessuno li vuole,
perché la donna è creata per questo,
saper perdonare e cancellare i contesti
amando in un modo
forse banale e anche un po' pazzo...
ed è forse questo il motivo
di quello che sento per lei
in questo giorno dell'otto marzo.
Andrea Iaia
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