Penso che la vita sia come una scatola
di infinite e semplici sorprese...
caramelle da scartare
in colorati incarti dove ognuna
ha un sapore diverso,
come quei giorni introversi
in cui aspettiamo qualcosa
che deve cadere dal cielo.
Strade e salite come a un tour
in cui il ciclista è senza fiato
per trovare oltre la sua montagna
la rapida discesa da percorrere poi senza freni.
E noi, come spettatori
di un film che deve avvenire sotto il cielo stellato
somigliamo a rami di alberi malati
che aspettano l'inverno
per spogliarsi d'ingiallite foglie.
Ogni sera è diversa e mette in risalto la luna
a volte nascosta non per paura
ma per altre tribune...
ma sappiamo che che c'è e non sospettiamo
che qualcuno invidioso l'abbia fatta sparire
per un lungo digiuno
o perché andiamo a morire.
Siamo dentro l'autunno che aspetta l'inverno...
e vogliamo la primavera d'incontri,
l'estate dai dolci tramonti
e di albe inattese
come una pioggia dovuta che ci tenga sospesi...
ma comunque dentro una vita di piena di calde emozioni,
pianti e risate per ferite che non vengono per il dolore
ma per farci migliori e prepararci alla resa
a quel qualcuno oltre quel cielo turchese
che sciolga i nodi dei capelli bagnati
e mette alla luce quei sassi
che nel mare abbiamo spesso gettato.
Andrea Iaia
Bravissimo.... Sono felice di essermi iscritta al tuo blog ...
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