Siamo semplici mondi che vivono in parallelo
stesse lacrime di quell'unico cielo
che confondono il mare...
eppure non siamo migliori
della vita che chiede ad ognuno di uscire dall'io...
piccola luce di un altare
per quel treno d'orgoglio fermo al binario.
Artisti di un circo sempre in un viaggio,
l'unico per i codardi e per chi mostra coraggio
di riempire e stupire la sala di spettatori.
Quelli che diventano attori solo per una esigenza...
eppure il cielo, di stelle non può farne senza,
e il battito d'ali non può esserci senza emozione.
Aspettiamo quel colpo di scena che ci cambia la vita
o un nuovo arcobaleno dopo la pioggia battente.
Ma se ora mi ascolti...
ti dico che sei solo la parte migliore,
quella capace di mosse a sorpresa
che stupiscono tutti...
la magica attesa di un colpo di coda...
o un romanzo infinito con un finale che inchioda
quello che oggi ti sembra l'assente e che non t'ascolta.
Le storie si somigliano tutti,
un battito fuori dal solito, oppure un difetto...
ma belle comunque, se viste dal lato migliore,
perché se non ci fossero,
non avremmo lanterne per le vie più oscure.
Siamo semplici mondi che vivono in parallelo,
segreti di un Dio che ad ognuno rivela
che siamo in grado di stupire a sorpresa.
Discese infinite di corse a perdifiato
su erba incompresa di un disegno abbozzato
di un pittore che dipinge la tela
con l'imprevedibile vento che soffia e gonfia la vela.
Un atto unico di unica scena
dove a morire è la propria poesia
in quella preghiera che ora senti più tua.
Andrea Iaia
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