Mi manchi...
e sai che potrei gridarlo oltre il muro del silenzio
e questo, potrebbe non sentirmi...
mi manchi come le tinte magiche
che colorano la presenza di quel tempo
in cui insieme, giocavamo con la vita.
Eppure, ho fatto a pugni con il mondo per averti,
io, che sono argine di un fiume che vuol lambire terra...
l'allegria vissuta così profonda
in quegli stessi occhi in cui il tuo modo d'esser vita
ha cambiato leggi di natura
negli stessi muri che ti hanno vista crescere,
e che ora gridano con me la tua assenza
in quel celato pianto che è difficile contenere.
Mi manchi...
e sai che nella notte aspetto quel bagliore
in cui dentro si perde ogni sguardo
che cerca di cogliere flebilmente la tua voce
dove nutrendomi del ricordo
vivo un'altra vita.
E lo stridio di una macchina che si allontana...
il vagito di un bimbo o un calcio ad un barattolo
di un qualcuno che della notte
grida al cielo i suoi problemi,
arricchisce la mia insonnia in quelle scene ormai vissute,
in cui, richiudendomi in quel limbo
dove ancora traspare il tuo odore,
cerco almeno dalle fessure
di farmi attraversare da quella fioca luce,
in cui dentro, relego le mie paure.
Mi manchi!
E puoi sentire come pulsa il cuore
ogni volta che ti penso.
Andrea Iaia
e sai che potrei gridarlo oltre il muro del silenzio
e questo, potrebbe non sentirmi...
mi manchi come le tinte magiche
che colorano la presenza di quel tempo
in cui insieme, giocavamo con la vita.
Eppure, ho fatto a pugni con il mondo per averti,
io, che sono argine di un fiume che vuol lambire terra...
l'allegria vissuta così profonda
in quegli stessi occhi in cui il tuo modo d'esser vita
ha cambiato leggi di natura
negli stessi muri che ti hanno vista crescere,
e che ora gridano con me la tua assenza
in quel celato pianto che è difficile contenere.
Mi manchi...
e sai che nella notte aspetto quel bagliore
in cui dentro si perde ogni sguardo
che cerca di cogliere flebilmente la tua voce
dove nutrendomi del ricordo
vivo un'altra vita.
E lo stridio di una macchina che si allontana...
il vagito di un bimbo o un calcio ad un barattolo
di un qualcuno che della notte
grida al cielo i suoi problemi,
arricchisce la mia insonnia in quelle scene ormai vissute,
in cui, richiudendomi in quel limbo
dove ancora traspare il tuo odore,
cerco almeno dalle fessure
di farmi attraversare da quella fioca luce,
in cui dentro, relego le mie paure.
Mi manchi!
E puoi sentire come pulsa il cuore
ogni volta che ti penso.
Andrea Iaia
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