Siamo storie in odori d'incanto
con evidenti sfaccettature
tra pelle e sudore
in cui si evidenzia la nostra coscienza
come pioggia che ci scivola addosso
e riga sui vetri mentre siamo in viaggio
o intrappolati su un tratto di strada.
Anima in una benefica voglia che rispecchia gli umori
e la tramuta in poesia come fosse un ombrello
per ripararci dai tormenti fugaci,
e farci confrontare con la parte più sola di noi in effetti diversi.
Storie che nessuno racconta.
E il temporale qualche volta fa davvero paura...
perché bagnarsi vuol dire sbattere contro quel muro
dove la coscienza a volte,
può spararci dritto nel cuore!
Siamo storie che hanno una loro influenza
con dentro pesi che ci portiamo come zavorra...
qualcuno dice che è nella norma provar sofferenza,
che comunque sia, è sempre in odore di vita.
Se dovessi spalancare la mia,
avrebbe l'odore di resina sulla corteccia di un albero
come goccia di pianto perenne,
perché appartengo a quello che ora mi manca.
Sono dentro il silenzio,
quello degli occhi che penetrano proprio dentro la carne,
lusingati dai solchi,
che le mie labbra hanno a lungo baciato.
Eppure, mi hanno detto che avevo peccato
e mi hanno bollato come una storia qualunque...
ma è proprio il tormento dentro il desiderio
che fa rifiorire l'assenza di quello che manca
e lo fa rivivere dentro i ricordi.
Siamo storie in odori d'incanto,
e nessuno purtroppo, sembra rendersene conto.
Andrea Iaia
con evidenti sfaccettature
tra pelle e sudore
in cui si evidenzia la nostra coscienza
come pioggia che ci scivola addosso
e riga sui vetri mentre siamo in viaggio
o intrappolati su un tratto di strada.
Anima in una benefica voglia che rispecchia gli umori
e la tramuta in poesia come fosse un ombrello
per ripararci dai tormenti fugaci,
e farci confrontare con la parte più sola di noi in effetti diversi.
Storie che nessuno racconta.
E il temporale qualche volta fa davvero paura...
perché bagnarsi vuol dire sbattere contro quel muro
dove la coscienza a volte,
può spararci dritto nel cuore!
Siamo storie che hanno una loro influenza
con dentro pesi che ci portiamo come zavorra...
qualcuno dice che è nella norma provar sofferenza,
che comunque sia, è sempre in odore di vita.
Se dovessi spalancare la mia,
avrebbe l'odore di resina sulla corteccia di un albero
come goccia di pianto perenne,
perché appartengo a quello che ora mi manca.
Sono dentro il silenzio,
quello degli occhi che penetrano proprio dentro la carne,
lusingati dai solchi,
che le mie labbra hanno a lungo baciato.
Eppure, mi hanno detto che avevo peccato
e mi hanno bollato come una storia qualunque...
ma è proprio il tormento dentro il desiderio
che fa rifiorire l'assenza di quello che manca
e lo fa rivivere dentro i ricordi.
Siamo storie in odori d'incanto,
e nessuno purtroppo, sembra rendersene conto.
Andrea Iaia
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