Ascolterò quel respiro che fiorisce sulle labbra
mentre il silenzio fa pace con il mio io
nel lento sciabordio di onde
che accarezzano la pelle
e apre l'anima alla poesia
per dimenticare quel profondo vuoto
in cui cadono le speranze
come frammenti luccicanti dentro il mare,
in modo da sentire sussurri di parole
da quel cielo che mi osserva e scommette su di me
o per vedere come me la cavo
senza quelle sensazioni
in cui sprofonda la mia malinconia,
e che a pensarci, ci sto bene dentro
perché vivo il ricordo a modo mio
di cose e fotogrammi, scene e palcoscenici
di passato desiderio
in cui al profumo io mi arrendo e piango.
E avrò la notte per pensarci,
se stare dentro o fuori in quel sottile limbo
in cui l'orizzonte è sogno di stare in un altro mondo
a sfiorare pelle del mio ingrato desiderio
di far pace anche con chi è passato
ed è rimasto dentro il cuore...
immaginando di essere toccato
dalle sue dita affusolate e ben curate,
come a dirmi... l'essenza è quel che conta
nel grande imbroglio della vita,
e ci sono io, eccitata ad aspettarti
dentro il piacere di questo grande infinito
che osserva e prende proprio le lacrime
per farne grani di un rosario di preghiera
in cui l'amore è un distillato
che proviene proprio dal cuore
e fa muovere universi, sino a farli trascinare
in dove imprime il desiderio.
Andrea Iaia
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