Piove...
e se ne va un pezzo di vita
nel dolciastro della sera
come amaro nel bicchiere
di chi vuol per un attimo sentirsi forte.
La tristezza colma i vuoti
e l'acqua che dipinge pozzanghere e solitudini
percuote l'animo ed accende argini
alle prospettive che deve ormai cambiare
perché il tempo, chiunque sia dentro,
non può gestirlo.
E chi è sotto,
deve cancellare ciò che ha scritto
dentro il suo diario.
Ma piove...
e un ombrello non basta per riparare l'anima.
si deve comunque decidere se ricevere
quel freddo contatto di cielo e terra,
mito primitivo che si rinnova
e darà al suo tempo il suo frutto.
Perché la pioggia conserva un segreto,
quello di amanti che si svegliano nel grigio di un giorno
con la nostalgia di una vita perduta
e decidono di spolverare se stessi
in attesa della quiete.
Piove...
e gli occhi dell'infinito piangono lacrime
e lasciano lunghe ferite a chi ignora il sogno perduto,
ma è un canto divino che tramuta tristezza
in storia da raccontare, per chi ne fa dolore
e voglia di un dramma senza chiave per realizzare.
La pioggia è come un amore silenzioso
che scivola quando meno te lo aspetti
e ti bagna, come si lasciano bagnare alberi e foglie
aspettando la nuova stagione
per far smussare melanconiche ciglia.
Andrea Iaia
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