Calze di seta,
aderenti e sensuali in una meta
da toccare, ferire e da legare
ad un corpo che smania di muoversi dietro.
Calze di seta e profumate
su morbida pelle che sa renderla fuoco
ad un tenero e appassionante gioco
di ritmi e cadenze dove l'uomo
deposita dentro la sua giacenza
perforando in quella via anche l'animo umano.
E sottile, ma anche con estrema poesia
lei allarga le gambe per essere sua,
dove la carne è ardente più di quel che sembra,
come immancabile musa di un disegno perverso.
Le calze di seta, morbose di quella parvenza
anche indosso ad una che fa leva di una certa morale,
diventa calda e toccante
fuori da quel suo gioco normale
per sentirsi almeno una volta diversa...
e c'è introduzione che ha a che fare con il fondamentale:
una fuga verso il piacere carnale
dove chi le indossa ha uno scopo davvero essenziale,
quello di essere sottomessa
ad un raffinato incontro,
in cui fuggire dentro è un piacere
di stretta ambizione
circoscritto nel suo modo di essere
ferma e disposta come stretta in una morsa
in cui l'uomo deve sfiancarsi
dal ritmo della sua corsa.
Andrea Iaia
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.