S'apre al fiorire dei sensi
oltre il velo gentile
negli anni in cui non è più una fanciulla,
ma una culla colma di dolci sapori,
dove lento scorre il piacere di essere vera,
la donna, cui non ha nome.
Coglimi sotto la veste, dice al suo uomo,
oggi ho fatto un sogno proibito
in cui mai sazio di sguardi
abbracci il mio desiderio
in questo solstizio
dove solfeggia l'estate
e soffia il vento di mera passione
fra le mie gambe.
Il rubino del mio tramonto
ha ancora qualcosa da dire
ne l'effimero sogno
dove affondi gli occhi
nella carne schiusa...
e a quarant'anni e anche oltre,
ho ancora qualcosa da dire
in quel velo gentile
dove i sensi si sposano su dune e colline
in cui riconosci il mio corpo
mentre gemi e sospiri
e ne fai poesia in cui annusi e respiri
la brezza della mia pelle.
Mi sfilo la seta
dove brillano le tue pupille
e cola dalle tue labbra la voglia
che straripa sul ventre rovente...
e coglimi ora, sotto la veste
che non resisto...
prima che ci ripensi e spengo il mio sogno.
Andrea Iaia
L'estate, la stagione dell'amore, e con la carezza del sole e del vento, accende di passione e desiderio ogni donna e di qualsiasi età, anzi più è matura, più saprà offrirsi all'incanto di un nuovo fiore che sboccia...
RispondiEliminaSplendida e vera!!!
Adoro le tue poesie, Andrea ❤️
Scrivo la verità o almeno quello che percepisco in una donna anche qualunque, che voglia o meno nascondere un desiderio che viene dal bisogno di sentirsi femmina.
RispondiEliminaAlla proxima Lilia!